Olbia si candida a diventare primo hub del Mediterraneo. L’assessore Cani: «Puntiamo sulla sostenibilità»

Olbia Olbia e la Sardegna si candidano ad essere il primo hub del Mediterraneo per i carburanti alternativi marini. La Fiera nautica entra a suo modo nella storia del diportismo dell’isola con la presentazione di un progetto unico in Europa, che fa della Sardegna un modello internazionale di economia applicata al mare. Nella seconda giornata dell’evento è stato presentato il modello di biometanolo applicato alla nautica, con il futuro biodigestore anaerobico promosso dal Cipnes Gallura, finanziato con fondi del Pnrr, che sarà realizzato nella discarica di Spiritu Santu a Olbia, che andrà a trasformare tutti i rifiuti organici dei cittadini e dei turisti della Gallura in carburante pulito per i superyacht di Sanlorenzo, player della nautica di primissimo piano a livello mondiale, secondo produttore di imbarcazioni nel mondo. Il biodigestore, in fase di realizzazione, che dovrebbe essere presentato entro il giugno 2026, tratterà oltre 40mila tonnellate all’anno di rifiuti organici e sottoprodotti di origine animale, trasformandoli in biogas che, grazie alla collaborazione scientifica con il Politecnico di Milano, verrà convertito in biometanolo, un carburante ecologico, liquido, biodegradabile e a basse emissioni.

Il biometanolo proveniente dall’impianto di Olbia sarà poi utilizzato da Sanlorenzo, che ha già consegnato il primo modello con fuel cell a metanolo e dal 2027 lancerà la produzione di yacht bi-fuel. Un progetto rivoluzionario presentato durante il talk all’interno del programma della Fiera nautica di Sardegna intitolato “Techno Green. L’innovazione tecnologica per la tutela dell’ecosistema marino”: appuntamento clou della fiera al quale hanno partecipato: Giacomo Bedeschi, direttore della Nuova Sardegna; Paolo Bertetti, chief innovation officer di Sanlorenzo Yachts; Emanuele Cani, assessore regionale all’Industria; Aldo Carta, direttore generale Cipnes Gallura; Gianluca D’Agostino, direttore marittimo Nord Sardegna; Laura D’Aprile, capo dipartimento per la transizione ecologica e investimenti verdi del ministero dell’Ambiente; Flavio Manenti, professore ordinario del Politecnico di Milano e delegato del ministro dell’Ambiente; Simone Morelli di Confindustria Nautica e Jacopo Morrone, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta su rifiuti e illeciti ambientali.

«Serve un’opera corale per far nascere un nuovo modello energetico ed è giusto che lo si faccia qui», ha sottolineato Paolo Bertetti di Sanlorenzo. Con l’introduzione del biometanolo, l’isola diventerebbe la prima destinazione nautica sostenibile del Mediterraneo. Il biometanolo è un carburante rinnovabile e non fossile, prodotto trasformando rifiuti organici da raccolta differenziata – come avanzi alimentari, fanghi di depurazione, potature e scarti agricoli – in biogas, e successivamente in metanolo tramite una tecnologia chimica avanzata. Il Politecnico di Milano, tra i principali atenei scientifici mondiali, considera l’iniziativa progettuale di Olbia come pionieristica nel suo genere in Europa e probabilmente nel mondo.

La tecnologia del biodigestore anaerobico dei rifiuti biodegradibili (25mila tonnellate annue trattabili) e dei sottoprodotti di origine animale (15mila tonnellate annue) di Olbia, ulteriormente potenziabile, promosso dal Cipnes Gallura e in fase di realizzazione entro giugno 2026, per un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro, trasformerà i rifiuti organici prodotti nei comuni del nord est della Sardegna e dai flussi turistici della Gallura in biogas, da cui verrà ricavato biometanolo a chilometro zero. La Regione, conferma l’assessore all’Industria, Emanuele Cani, avrà un ruolo chiave: «Promuoverà il progetto come investimento verde strategico a livello regionale e pionieristico in ambito nazionale e internazionale; faciliterà un sostegno economico attraverso i fondi Fesr, Fsc o altri strumenti di programmazione finanziaria istituzionale, e promuoverà una cabina di regia per la nascita di un distretto dei carburanti marittimi, alternativi ed ecologici».

Riproduzione: www.lanuovasardegna.it

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