Pechino – Le imprese italiane continuano a guardare con interesse e fiducia al mercato cinese. È quanto emerge dalla terza edizione dell’annuale sondaggio condotto dalla Camera di Commercio Italiana in Cina, i cui risultati sono stati recentemente resi pubblici. L’indagine, che ha coinvolto soci della Camera e altre aziende operanti nella Repubblica Popolare, delinea un quadro complessivamente ottimistico e orientato alla crescita.
Secondo i dati raccolti, la maggioranza delle imprese italiane prevede un incremento della propria presenza sul mercato cinese nel quinquennio 2021-2025. Questo slancio di fiducia è stato confermato anche durante l’evento ufficiale di presentazione dei risultati, dove è emerso un chiaro orientamento positivo dell’imprenditoria italiana verso la Cina, nonostante alcune criticità.
Uno degli elementi che continua a rappresentare una sfida è l’aumento del costo del lavoro, che tuttavia non sembra intaccare la visione strategica delle aziende. La Cina si conferma infatti un hub fondamentale per le catene di produzione globali, grazie alla sua efficienza logistica e alla capacità di adattamento del mercato interno.
La resilienza dell’economia cinese ha giocato un ruolo cruciale in questo scenario. Nel 2020, nonostante le difficoltà globali, la Cina ha registrato una crescita del PIL del 2,3% su base annua, dimostrando una solidità economica che ha avuto un impatto diretto anche sulle aziende italiane con sede stabile nel Paese. In particolare, l’espansione del retail online ha rappresentato una leva importante per mantenere un bilancio positivo, contribuendo a stabilizzare vendite e performance complessive.
In un contesto globale ancora incerto, i risultati del sondaggio della Camera di Commercio Italiana in Cina rappresentano un segnale importante: le imprese italiane vedono nella Cina non solo un mercato strategico, ma anche una piattaforma di sviluppo e innovazione per il futuro
