Nonostante il parziale sconto del 75% previsto dal Consiglio dei ministri, il payback resta insostenibile per migliaia di PMI italiane: l’appello al Governo
Conflavoro PMI Sanità e Confapi Sanità, all’indomani del Consiglio dei Ministri del 20 giugno, esprimono massima preoccupazione per la decisione del Governo di non recepire le proposte avanzate nei mesi scorsi dalle rappresentanze delle Piccole e Medie Imprese del comparto dispositivi medici in relazione al meccanismo del payback.
Nonostante il parziale sconto del 75% previsto, le modalità di pagamento rimangono insostenibili per migliaia di PMI italiane che rappresentano il cuore produttivo del settore e garantiscono concorrenza e prezzi tra i più bassi d’Europa.
Broya de Lucia: “Payback meccanismo iniquo”
Tuona Gennaro Broya de Lucia, Presidente di Conflavoro PMI Sanità: “È inaccettabile che un comparto fatto al 95% di imprese italiane venga sacrificato sull’altare di logiche di lobby delle multinazionali del MedTech. Oggi assistiamo a un uso distorto di risorse pubbliche, destinate a chi ha margini milionari e sedi fiscali all’estero, mentre le PMI sane e innovative vengono spinte al fallimento. La misura più logica e giusta sarebbe stata cancellare definitivamente questo payback iniquo per le PMI italiane. Chiediamo al Presidente Meloni di intervenire subito per fermare questa emorragia industriale che impoverirà il Paese”.
Rincara la dose Michele Colaci, presidente di Confapi Sanità: “Siamo di fronte a un evidente sbilanciamento: le grandi industrie internazionali ottengono garanzie e liquidità, mentre le piccole e medie imprese italiane – senza utili milionari e con margini ridotti – non avranno alcuna possibilità di onorare questo debito assurdo. Questa scelta finirà per concentrare il mercato nelle mani di pochi grandi gruppi stranieri, con costi più alti per la sanità pubblica e meno competitività per il Paese. È una manovra da rivedere immediatamente, partendo dal blocco delle azioni esecutive e dall’abolizione del payback”.
Conflavoro PMI Sanità chiede nuovo correttivi
Le due associazioni chiedono dunque al Governo di: cancellare definitivamente il meccanismo del payback per le PMI; introdurre subito una franchigia minima di 5 milioni di euro; bloccare immediatamente i procedimenti esecutivi avviati dalle Regioni; aprire un tavolo urgente per ridefinire la governance del settore dispositivi medici.
Conflavoro PMI Sanità e Confapi Sanità confermano la massima disponibilità al confronto istituzionale per proteggere un comparto vitale per il Sistema Sanitario Nazionale e per l’economia del Paese.gennaro broya de luciapayback dispositivi medici
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