Trump si è reso conto che costruendo barriere fisiche verso il sud dell’america latina e con il Messico in particolare le rotte vie mare assumono una valenza nevralgica. Allora cosa ha fatto ? La strategia confezionata dalla nuova amministrazione americana è quella di creare rotte alternative e di proprietà via mare a quelle che sinora avevano garantito l’approvvigionamento del ricchissimo mercato statunitense. Sono pressoché simultanee le richieste di rivendicazione su Panama e la Groenlandia entrambi rappresentano delle barriere fisiche da presidiare e controllare per consentire un attraversamento veloce delle rotte.

Il canale di Panama che qui ci interessa non era aggredibile dal punto di vista politico ma commerciale e quindi il “buon” Trump ha scatenato l’emissario della politica di conquista a suon di “bigliettoni verdi” di acquisizione di porti di sosta in entrata ed in uscita del canale: BlackRock il più grande fondo americano di private equity il cui CEO colloquia direttamente e senza anticamere con i governanti di tutto il mondo che ha mobilitato in due giorni 22 miliardi di euro per acquistare dai cinesi i porti sul canale di Panama.

Perché questa operazione?

Perché Larry Fink, il ceo di Black Rock pochi mesi prima aveva fatto il giro europeo dei premier per poi acquistare Panama? Vediamo i retroscena.

Iniziamo con il raccontare il canale di Panama e la sua importanza come crocevia del traffico merci via mare tra East Cost degli Stati Uniti ed il Pacifico. Il Canale di Panama è un’opera idraulica artificiale che attraversa l’istmo di Panama in America centrale, collegando l’Oceano Atlantico con l’Oceano Pacifico. È considerato una delle più grandi imprese di ingegneria della storia e viene spesso definito l’“ottava meraviglia del mondo”. Il Canale di Panama è stato inaugurato nel 1914.  La lunghezza del canale è di circa 81,1 km, compresi i prolungamenti in mare.

Il Canale di Panama serve oltre 144 rotte marittime, collegando 150 paesi e raggiungendo circa 1.700 porti in tutto il mondo. Ogni anno, quasi 13.000 navi transitano attraverso il canale, trasportando circa 300 milioni di tonnellate di merci come petrolio, carbone, minerali e cereali. Il canale genera ingenti entrate grazie ai pedaggi pagati dalle navi, con stime che superano i 5 milioni di dollari al giorno. Il Canale di Panama è il principale motore economico di Panama, contribuendo significativamente al PIL del paese. Il canale attraversa il Lago Gatún, un lago artificiale creato dalla costruzione della diga sul Río Chagres. Il lago è alimentato anche dalle acque del lago Alajuela. La profondità massima del canale è di circa 12 metri, mentre la larghezza varia tra i 90 e i 300 metri. Le navi che possono transitare sono limitate a una larghezza massima di 31 metri, nota come Neopanamax per le navi più grandi che possono utilizzare il canale dopo l’ampliamento.

In sintesi, il Canale di Panama è un’opera ingegneristica fondamentale per il commercio globale, offrendo un collegamento strategico tra Atlantico e Pacifico e riducendo significativamente i tempi e i costi di trasporto marittimo. Il Canale di Panama ha un impatto significativo sull’economia globale, essendo una delle principali vie di comunicazione marittima tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico. Ecco alcuni modi in cui influenza l’economia globale: Circa il 3% del commercio globale in termini di volume e quasi un terzo di tutti i container che passano per il Pacifico con destinazione costa orientale degli Stati Uniti o Europa transitano attraverso il Canale di Panama. Il canale gestisce ogni anno oltre 14.000 imbarcazioni che trasportano merci per un valore di 270 miliardi di dollari, rappresentando circa il 6% del commercio mondiale. I ricavi del Canale di Panama sono una fonte importante per l’economia panamense, contribuendo al PIL del paese con circa il 6%. Le restrizioni al transito, come quelle causate dalla siccità, aumentano i costi di spedizione e influenzano i prezzi globali delle merci, contribuendo all’inflazione. La siccità sta riducendo la capacità di transito del canale, causando ritardi e aumenti dei costi per le imprese. Questo scenario è aggravato dal cambiamento climatico, che minaccia la stabilità del commercio globale. A causa delle restrizioni, alcune navi sono costrette a prendere rotte alternative più lunghe, aumentando i tempi di consegna e le emissioni di carbonio.

In sintesi, il Canale di Panama è cruciale per il commercio marittimo globale, ma le sfide climatiche e idriche stanno mettendo a rischio la sua efficienza, con ripercussioni significative sull’economia mondiale. Esistono diverse alternative al Canale di Panama per il trasporto marittimo, sia in termini di percorsi marittimi alternativi sia di soluzioni intermodali. Ecco alcune delle principali opzioni: Questo percorso attraverso l’Artico potrebbe diventare più accessibile a causa del riscaldamento globale, ma richiederebbe investimenti significativi in infrastrutture e navi specializzate. Questi percorsi sono più lunghi ma vengono utilizzati come alternative quando il Canale di Panama è congestionato o soggetto a restrizioni. Anche se non è una diretta alternativa per le rotte che collegano direttamente l’Atlantico al Pacifico, il Canale di Suez è un importante concorrente per il traffico globale, specialmente per le merci che viaggiano tra Europa e Asia. Alcune compagnie, come Maersk, stanno utilizzando il trasporto ferroviario tra i porti del Pacifico e dell’Atlantico in America centrale come alternativa al Canale di Panama. Questo include lo scarico dei container a Balboa e il trasporto in treno fino a Manzanillo.

ùIl Messico sta valutando la possibilità di costruire una linea ferroviaria ad alta velocità per competere con il Canale di Panama, ma questo progetto è ancora in fase di sviluppo. Proposto come alternativa al Canale di Panama, questo progetto è ancora in fase di discussione e non è stato realizzato. Un altro progetto che potrebbe ridurre la distanza tra il Medio Oriente e l’Asia, ma non è una diretta alternativa al Canale di Panama. Queste alternative possono aiutare a ridurre la dipendenza dal Canale di Panama, specialmente in situazioni di congestione o restrizioni ambientali. Tuttavia, ognuna presenta sfide e limitazioni proprie. Il sistema di trasporto intermodale degli Stati Uniti offre diversi vantaggi rispetto al Canale di Panama, specialmente per il trasporto di merci su lunghe distanze all’interno del paese. Ecco alcuni dei principali vantaggi. Il trasporto intermodale negli Stati Uniti combina diverse modalità di trasporto (strada, ferrovia, aereo, nave) per offrire una maggiore flessibilità e velocità nel movimento delle merci. Questo permette di ottimizzare i tempi di consegna e ridurre i costi logistici. Gli Stati Uniti dispongono di un’estesa rete di nodi intermodali, che facilitano lo scambio di merci tra diversi mezzi di trasporto. Questo sistema consente una gestione più efficiente delle catene di approvvigionamento e riduce i tempi di attesa.

Il sistema intermodale copre l’intero territorio statunitense, permettendo di raggiungere anche aree remote o difficilmente accessibili via mare. Questo è particolarmente utile per il trasporto di merci su breve e medio raggio. Utilizzando il trasporto intermodale, le imprese possono ridurre i costi associati ai tempi di attesa e ai pedaggi marittimi, come quelli del Canale di Panama. Inoltre, il trasporto ferroviario e su gomma può essere più economico per alcune rotte.

Sebbene il trasporto marittimo sia generalmente più efficiente dal punto di vista energetico, il trasporto intermodale può offrire vantaggi ambientali riducendo la congestione nei porti e ottimizzando le rotte, anche se l’impatto complessivo dipende dalle modalità utilizzate. Il Canale di Panama può essere soggetto a congestione e ha limiti dimensionali per le navi che possono transitare, il che può rallentare i tempi di consegna e aumentare i costi. Il funzionamento del Canale di Panama è influenzato dalle condizioni climatiche, come la siccità, che possono ridurre la capacità di transito e aumentare i tempi di attesa.

In sintesi, il sistema di trasporto intermodale degli Stati Uniti offre maggiore flessibilità, efficienza e accessibilità rispetto al Canale di Panama, specialmente per il trasporto di merci all’interno del paese o su rotte che non richiedono necessariamente il passaggio per il canale.

Le principali differenze tra il trasporto intermodale statunitense e il Canale di Panama riguardano modalità di trasportoflessibilitàcostiefficienza e accessibilità. Ecco una panoramica dettagliata: Questo sistema combina diverse modalità di trasporto come strada, ferrovia, aereo e mare per offrire una maggiore flessibilità e copertura geografica. Ad esempio, il “land bridge” ferroviario tra la costa atlantica e quella pacifica consente di trasferire merci rapidamente senza dover navigare intorno all’America meridionale.

Il canale è una via marittima che collega l’Oceano Atlantico con l’Oceano Pacifico, permettendo alle navi di evitare la circumnavigazione. Offre maggiore flessibilità grazie alla possibilità di scegliere tra diverse modalità di trasporto in base alle esigenze specifiche del carico e del percorso. La flessibilità è limitata dalle dimensioni delle navi che possono transitare e dalle condizioni climatiche che possono influenzare l’operatività del canale. I costi possono variare in base alla combinazione di modalità utilizzate, ma spesso risultano più economici per il trasporto su breve e medio raggio. I pedaggi per il transito sono significativi e possono aumentare i costi di trasporto, specialmente per le navi più grandi che richiedono più tempo e risorse per il passaggio. L’efficienza è alta grazie alla possibilità di ottimizzare i tempi di consegna e ridurre i tempi di attesa nei porti. L’efficienza può essere compromessa dalla congestione e dalle restrizioni dimensionali, che possono causare ritardi nel transito. Copre l’intero territorio statunitense, permettendo di raggiungere anche aree remote. Limitato alle navi che possono transitare tra Atlantico e Pacifico, senza coprire aree interne.

In sintesi, il trasporto intermodale statunitense offre maggiore flessibilità e copertura geografica rispetto al Canale di Panama, che è una via marittima strategica ma soggetta a limiti e congestione. I tempi di viaggio tra il trasporto intermodale statunitense e il Canale di Panama dipendono da diversi fattori, come la destinazione finale delle merci e il tipo di trasporto utilizzato. Ecco un confronto generale: Il trasporto intermodale negli Stati Uniti combina diverse modalità di trasporto (strada, ferrovia, aereo) per offrire tempi di consegna variabili a seconda della rotta e del tipo di merce. Ad esempio, il trasporto ferroviario tra le coste atlantica e pacifica può richiedere circa 3-5 giorni, mentre il trasporto aereo è molto più rapido ma più costoso. Questo sistema copre l’intero territorio statunitense, permettendo di raggiungere anche aree remote. Il transito attraverso il Canale di Panama richiede circa 10 ore, ma i tempi totali di attesa e transito possono variare da 16 a 20 ore se non si ha prenotazione. Il Canale di Panama risparmia notevolmente tempo rispetto alla circumnavigazione dell’America meridionale, che richiederebbe circa 3-4 settimane.

In sintesi, il trasporto intermodale statunitense offre flessibilità e copertura geografica, mentre il Canale di Panama è più veloce per il transito tra Atlantico e Pacifico, ma può essere soggetto a tempi di attesa. La scelta dipende dalle esigenze specifiche del trasporto e dalla destinazione finale delle merci.

Le tariffe del Canale di Panama stanno evolvendo nel lungo termine attraverso una serie di modifiche e strategie tariffarie volte a riflettere le mutevoli condizioni del mercato e a finanziare investimenti infrastrutturali. Ecco alcuni punti chiave sull’evoluzione delle tariffe:

Dal 2023 al 2025, è stata introdotta una nuova struttura tariffaria che include una tariffa fissa basata sulla dimensione della nave e una tariffa basata sulla capacità. Questo sistema è stato progettato per razionalizzare i pedaggi e renderli più trasparenti.

Nonostante le recenti riduzioni del 15% rispetto al 2024, le tariffe sono state aumentate in passato per riflettere la domanda crescente e le sfide operative, come la siccità. Per gestire la congestione e la ridotta capacità del canale, sono state introdotte tariffe prioritarie per garantire il transito rapido a chi è disposto a pagare di più. Queste tariffe possono raddoppiare il costo del passaggio normale.

La Panama Canal Authority ha stanziato 8,5 miliardi di dollari per investimenti green nei prossimi cinque anni, con l’obiettivo di raggiungere emissioni zero entro il 2050. Questi investimenti sono finanziati in parte attraverso i ricavi dei pedaggi. Le nuove tariffe e strategie sono volte a migliorare la flessibilità e la certezza del transito, offrendo opzioni di priorità per chi è disposto a pagare un sovrapprezzo per evitare tempi di attesa.

Nonostante la riduzione del tonnellaggio trasportato, le entrate del Canale di Panama sono aumentate grazie agli aumenti dei pedaggi e alle aste speciali per il transito prioritario. Nel 2024, i ricavi hanno raggiunto 4,99 miliardi di dollari. Le tariffe del Canale di Panama sono soggette a pressioni competitive da parte di altre rotte marittime, come il Canale di Suez, che offre sconti su alcune rotte per aumentare la propria competitività.

In sintesi, le tariffe del Canale di Panama stanno evolvendo per adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato, finanziare investimenti infrastrutturali e migliorare l’efficienza del transito. Tuttavia, queste strategie devono bilanciare la necessità di generare entrate con la pressione competitiva da parte di altre rotte marittime.

Donna Smith

I FONDI DI PRIVATE EQUITY AMERICANI ALLA CONQUISTA DI PANAMA articolo di Donna Smith pubblicato su LETTERA63.IT rivista diretta da Giuseppe Incarnato

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