L’industria nautica europea, rappresentata dall’European Boating Industry (EBI), accoglie con favore la nuova strategia per il mercato unico presentata questa settimana dalla Commissione Europea. Si tratta di un piano ambizioso che punta a ridurre gli oneri normativi per le imprese, rafforzare la competitività del comparto e digitalizzare i processi amministrativi, rispondendo a richieste avanzate da tempo proprio dall’EBI.

“Il commercio nel mercato unico dell’UE è una risorsa strategica fondamentale per l’industria nautica”, ha dichiarato Philip Easthill, Segretario generale dell’EBI, sottolineando come la rimozione delle barriere interne e la semplificazione normativa siano oggi condizioni imprescindibili per favorire innovazione, crescita e sostenibilità all’interno del comparto.

In Europa, migliaia di PMI operano nella filiera della nautica – dalla cantieristica ai motori, dalla componentistica ai servizi – e spesso si trovano a fronteggiare un carico documentale eccessivo che ne limita l’agilità competitiva. Le proposte della Commissione prevedono un passaggio deciso verso la digitalizzazione dei processi di conformità, sostituendo l’attuale obbligo di documentazione cartacea con soluzioni telematiche.

Tra le misure più rilevanti figurano: velocizzazione del sistema di standardizzazione tecnica; rafforzamento della vigilanza sul mercato interno; digitalizzazione della documentazione per imbarcazioni, motori e componenti; snellimento degli obblighi amministrativi previsti dalla Direttiva UE sulla nautica da diporto.

La strategia varata dalla Commissione segue molte delle raccomandazioni contenute nelle proposte formali presentate dall’EBI durante il mandato legislativo in corso. L’organizzazione, che rappresenta gli interessi dell’industria nautica presso le istituzioni UE, sta ora analizzando in dettaglio le modifiche proposte, per contribuire in modo attivo e propositivo alla fase di definizione normativa.

Per l’intero comparto della nautica da diporto, la semplificazione normativa e la rimozione delle barriere interne possono generare effetti positivi sia in termini di costi operativi, sia in termini di attrattività per gli investimenti e la ricerca tecnologica.

La strada è tracciata, dunque, ma l’EBI sollecita un’attuazione rapida e coerente, affinché le imprese possano beneficiare quanto prima dei vantaggi promessi e contribuire, con maggiore forza, alla transizione ecologica e all’innovazione sostenibile del settore marittimo europeo.

©PressMare – riproduzione riservata

Lascia un commento