Nel cuore di un contesto economico globale ancora segnato da incertezza e tensioni geopolitiche, Roma riesce a distinguersi come motore di crescita e resilienza imprenditoriale. Nei primi tre mesi del 2025, la capitale ha fatto registrare il miglior saldo imprenditoriale d’Italia, dimostrando una vitalità economica in controtendenza rispetto al resto del Paese.

Secondo i dati diffusi da Movimprese, Roma ha totalizzato 8.626 nuove iscrizioni di imprese, a fronte di 6.859 cessazioni, per un saldo netto positivo di +1.767 attività. Si tratta di un risultato particolarmente significativo se confrontato con la media nazionale, che nello stesso periodo è stata leggermente negativa, con un tasso di crescita pari a -0,05%. Al contrario, Roma ha registrato un tasso di crescita dello 0,4%, confermandosi non solo come centro amministrativo e politico, ma anche come vero e proprio hub economico e imprenditoriale.

Un impulso trainante per l’intero Lazio

Questa performance eccezionale non è rimasta confinata all’area urbana, ma ha avuto effetti positivi su tutta la regione. Il Lazio è oggi la prima regione in Italia per saldo attivo di imprese: +1.657 nel primo trimestre del 2025, con 11.184 nuove aperture contro 9.527 chiusure. È anche la seconda regione italiana per tasso di crescita imprenditoriale (+0,28%), superata solo dal Trentino-Alto Adige.

A fine marzo, le imprese attive nel Lazio erano 592.436, di cui oltre 437.000 nella sola area metropolitana di Roma, pari al 7,5% del totale nazionale. Questi numeri confermano la centralità dell’economia romana nel panorama produttivo italiano, ma raccontano anche una storia di reattività e adattamento di fronte alle sfide.

Turismo e costruzioni protagonisti della ripresa

Alla base di questo slancio positivo c’è una combinazione di fattori favorevoli. In primo luogo, il settore turistico ha beneficiato in modo diretto del Giubileo 2025, evento che sta attirando un flusso crescente di visitatori nella Capitale e stimolando un ampio indotto economico. La preparazione all’Anno Santo ha inoltre favorito investimenti infrastrutturali rilevanti, anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con impatti diretti sul settore delle costruzioni e sull’intera filiera dell’accoglienza.

“L’anno passato e i primi mesi del 2025 hanno registrato una forte crescita del turismo e la tenuta del comparto edilizio, due settori vitali per l’economia romana”, ha dichiarato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma. “Le risorse del PNRR e quelle stanziate per il Giubileo stanno facendo sentire il loro effetto sull’economia reale e pongono le basi per una crescita strutturale e duratura”.

Segnali di fiducia, ma anche una chiamata alla responsabilità

Nonostante l’impatto negativo di alcuni fattori esterni – come i dazi imposti dagli Stati Uniti, l’instabilità delle catene globali di approvvigionamento e l’inflazione persistente – Roma dimostra una capacità di risposta dinamica, capace di generare nuova impresa anche in uno scenario complesso.

Ma il messaggio che arriva dai vertici delle istituzioni economiche locali è chiaro: non bisogna adagiarsi. I numeri positivi devono rappresentare un punto di partenza, non di arrivo. Serve continuare a investire sul tessuto produttivo, rafforzare il supporto alle imprese, soprattutto alle piccole e medie, e valorizzare i settori in crescita. Il rischio, in caso contrario, è di perdere l’occasione di trasformare questo slancio in crescita stabile e duratura.

In un momento in cui il Paese intero cerca nuove traiettorie di sviluppo, Roma si propone quindi come modello di resilienza, innovazione e rilancio. Il suo dinamismo imprenditoriale rappresenta una risorsa non solo per il Lazio, ma per l’Italia intera. La speranza – e la sfida – è che questo esempio possa ispirare politiche economiche più mirate e incisive anche su scala nazionale.

Roma, capitale dell’impresa: saldo positivo record nel 2025 grazie a Giubileo e PNRR

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